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L’epidemia da coronavirus ha sollevato molta attenzione e molte domande, che vengono discusse in maniera anche molto controversa. Si tratta della provenienza, distribuzione, decorso, vaccinazione ecc.
Una delle grandi domande, per la quale ancora esistono solo spiegazioni sommarie, è costituita dalla percentuale molto ridotta di infezione da parte di bambini rispetto ad adulti.
Scopo di questo contributo è quello di determinare tramite l’analisi di dati epidemiologici, l’analisi delle vie di trasmissione del virus e l’analisi delle differenze anatomiche e fisiologiche di bambini in confronto di adulti, l’effettivo motivo per questa sorprendente differenza.
Risultati:
La letteratura recente dimostra una ridottissima oppure addirittura assente incidenza della infezione da Coronavirus di bambini (Eckhard Nagel 2020). Un altro dato relativamente recente riguarda l’analisi della via di trasmissione del Coronavirus. Attualmente viene accettato quale via di trasmissione del virus oltre quello tramite goccioline e contatto anche una trasmissione tramite aerosol.
L’analisi del comportamento delle vie respiratoria dimostra una netta differenza tra bambini e adulti. Secondo il Deutsches Aerzteblatt (Aerosoltherapie bei Kindern, Deutsches Aerzteblatt 96:34-30,30. 1999) solo particelle inferiori a 10 micrometri raggiungono le vie respiratorie basse in persone adulte sane. Ai alveoli arrivano solo particelle inferiori di 0.5 micrometri.
Bambini presentono anatomicamente un diametro ridotto delle vie aeree superiori e una aumentata attività delle ciglia vibratili. Per questo arrivano solo particelle con diametro non superiore di 3 micrometri nelle vie aeree basse. Gli altri rimangono sequestrate in quelle superiori (Kamin, Erdnuess 03/09/2014)
Discussione:
Per poter causare una infezione, il coronavirus, come tutti i virus, necessita una porta di ingresso, che generalmente nelle maggior parte delle malattie infettive è unica, specifica.
Se la trasmissione del coronavirus seguisse la porta d’ingresso postulata dai virologi (goccioline e contatto), non ci dovrebbe essere alcuna differenza della incidenza tra adulti e bambini. Ma gli studi epidemiologici dimostrano il contrario. Questa discrepanza fra teoria e realtà ha indotto il mondo scientifico a sviluppare svariate teorie (ridotta densità dei recettori per i virus, immaturità dei recettori, immunità crociata a causa di vaccinazioni precedenti ecc.), ancora nessuna di queste minimamente accettata.
La valutazione dei dati epidemiologici e anatomo-fisiologici ci permette di proporre una diversa spiegazione rispetto a quelle sopramenzionati. (vedi Einstein e le cose semplici: “Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non più semplice”):
E’ noto, che il virus (Leitblatt der Bundesregierung Deutschland) presenta un diametro probabilmente superiore a 5 micrometri, anche se altri fonti riportano un diametro inferiore. (siccome la superficie del virus non è omogeneo, i valori effettivi del diametro sono solo indicativi).
Seguendo la mia teoria (esposta altrove) che la trasmissione del coronavirus non avviene tramite goccioline e contatto ma solo tramite aerosol si evince, che il virus viene sequestrato già nelle vie aeree superiori e non potendo raggiungere la sua porta di ingresso, le vie aeree basse, non può innescare l’infezione. La positività nelle vie superiori riscontrato nelle vie aeree superiori è solo secondaria ed irrelevante (non comporta nessuna risposta immunitaria) per quanto riguarda una eventuale contagiosità.
Conclusione: Questo studio indica, che l’incidenza cosi bassa di infezioni da Coronavirus in bambini si spiega con la loro particolarità anatomiche delle vie aeree e rinforza la teoria, che la trasmissione del coronavirus avviene solo attraverso aerosol.
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